Tuesday, July 9, 2013

Υποβάθμιση Ιταλίας από S&P σε "BBB" από "BBB+"

Η Standard & Poor’s Ratings Services υποβάθμισε την αξιολόγηση της Ιταλίας κατά μία βαθμίδα, επικαλούμενη τις επιδεινούμενες προοπτικές της οικονομίας της χώρας. Συγκεκριμένα, η Standard & Poor’s υποβάθμισε την αξιολόγηση της Ιταλίας στο ΒΒΒ, δύο επίπεδα πάνω από το junk, από το ΒΒΒ+. Οι προοπτικές είναι αρνητικές. 
Ο οίκος αξιολόγησης δήλωσε πως η υποβάθμιση αντανακλά την άποψή της για μια περαιτέρω επιδείνωση των οικονομικών προοπτικών της Ιταλίας, που έρχονται μετά από μια δεκαετία με πραγματική ανάπτυξη κατά μέσο όρο -0,04%. 


Ο οίκος υποβάθμισε ακόμη τις εκτιμήσεις για το ΑΕΠ του έτους στο -1,9% από το -1,4% που ήταν η εκτίμηση το Μάρτιο, ενώ αναμένει ότι το κατά κεφαλή εισόδημα για το 2013 θα διαμορφωθεί στα 25.000 ευρώ, κατά τι λιγότερο από τα επίπεδα του 2007. 

Η S&P ανακοίνωσε ότι η χαμηλή ανάπτυξη της Ιταλίας προκύπτει σε μεγάλο βαθμό από την ακαμψία στην αγορά εργασίας και προϊόντων. Ο οίκος τόνισε ότι τα στοιχεία της Eurostat υποδηλώνουν πως οι μισθοί έχουν ευθυγραμμιστεί με τις υποκείμενες τάσεις της παραγωγικότητας, οι οποίες επιβαρύνουν την ανταγωνιστικότητα της Ιταλίας, και ως αποτέλεσμα το ονομαστικό κόστος ανά μονάδα εργασίας έχει αυξηθεί περισσότερο στην Ιταλία από οποιαδήποτε άλλη μεγάλη χώρα-μέλος της ευρωζώνης. 

Επιπλέον, το μερίδιο της Ιταλίας στην παγκόσμια αγορά αγαθών και υπηρεσιών, υποχώρησε κατά το ένα τρίτο περίπου στο διάστημα 1999-2012. Ο οίκος αναμένει ακόμη ότι το καθαρό χρέος της γενικής κυβέρνησης στο 129% του ΑΕΠ στο τέλος του 2013, αναμένεται να είναι μεταξύ των μεγαλύτερων. 

Η S&P δήλωσε ότι οι προβλέψεις της υποδηλώνουν ότι το χρέος της γενικής κυβέρνησης ως προς το ΑΕΠ δεν θα αρχίσει να μειώνεται εάν το πλεόνασμα της Ιταλίας δεν προσεγγίσει το 5% του ΑΕΠ.

 http://www.capital.gr
9/7/13 
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9 comments:

  1. S&P taglia il rating dell’Italia a “BBB”
    “Mantenete l’Imu e l’aumento dell’Iva”...

    Lo schiaffo dell’agenzia americana:
    prospettive peggiorate, outlook negativo. «Nel 2014 si rischia altro declassamento». Le stime:
    Pil 2013 - 1,9% e debito al 129%
    Letta: restiamo sorvegliati speciali

    L’agenzia S&P ha tagliato il rating di lungo termine dell’Italia a BBB da BBB+ con outlook negativo. «Nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio nella coalizione di governo» per coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva».



    La decisione riflette attese per un «peggioramento delle prospettive economiche» del Paese dopo «10 anni in cui la crescita reale si è aggirata in media a un -0,04%». Secondo l’agenzia di rating, «la lenta crescita deriva in gran parte dalla rigidità del mercato del lavoro e di quello produttivo italiano»“, con salari non allineati con i trend produttivi, fatto che «pesa sulla competitività». L’outlook negativo assegnato indica poi «che c’è almeno una chance su tre che il rating possa essere ridotto ancora nel 2013 o nel 2014».



    Con la decisione odierna di S&P, il rating dell’Italia è a due gradini dal livello considerato «spazzatura». L’agenzia ha tagliato le stime sul Prodotto interno lordo per quest’anno a un -1,9% da un -1,4% calcolato a marzo, peggio del -1,8% annunciato oggi dal Fondo monetario internazionale nel suo aggiornamento al World Economic Outlook. Il Pil procapite atteso per l’Italia nel 2013 è pari a 25.000 euro, sotto i livelli del 2007. S&P prevede un debito pubblico al 129% del Pil alla fine dell’anno, tra i valori più alti tra i debiti sovrani presi in considerazione dell’agenzia. La bocciatura di S&P segue quella di Fitch a marzo (a BBB+), mentre Moody’s ha un rating per l’Itala a Baa2.......http://www.lastampa.it/2013/07/09/economia/sp-taglia-il-rating-dellitalia-NieOLqH1HJOHfTbdaUeijJ/pagina.html
    9/7/13

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  2. S&P taglia il voto sull'Italia. «Obiettivi a rischio per Imu e Iva».... Letta: il Paese resta vigilato speciale...

    L'agenzia Usa abbassa il grado di affidabilità della Penisola e il Fondo monetario riduce le stime sul pil. «Si aggrava la recessione»

    ROMA - L'agenzia americana di valutazione del debito Standard & Poor's (S&P) ha abbassato il voto sull'Italia. Il rating della Penisola è sceso infatti a "BBB" da "BBB+" e le prospettive sono «negative». Lo comunica l'agenzia di rating in una nota, sottolineando che «c'è almeno una chance su tre che il rating possa essere ridotto ancora nel 2013 o nel 2014». La decisione, che abbassa il giudizio sull'Italia ad appena due gradini sopra il livello considerato "spazzatura", rende in teoria più difficile per il governo di Roma indebitarsi sui mercati a tassi convenienti.

    Standard & Poor's prevede poi che l'economia italiana si contrarrà quest'anno dell'1,9% e sottolinea che il downgrade dell'Italia è legato all'ulteriore «peggioramento delle prospettive economiche». S&P prevede anche un debito in salita al 129% alla fine del 2013.

    «Nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio - afferma ancora Standard & Poor's - per il differente approccio nella coalizione di governo» per coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell'Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell'Iva»......http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=302274&sez=ECONOMIA

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  3. S&P downgrades Italy on effects of recession...

    Ratings agency Standard and Poor's on Tuesday downgraded the sovereign rating of crisis-hit Italy by one notch to 'BBB' on worries over the country's ability to resist effects of a dilapidating recession.



    PARIS: Ratings agency Standard and Poor's on Tuesday downgraded the sovereign rating of crisis-hit Italy by one notch to 'BBB' on worries over the country's ability to resist effects of a dilapidating recession.

    "The rating action reflects our view of a further worsening of Italy's economic prospects coming on top of a decade of real growth averaging minus 0.04 per cent," it said.

    The agency also lowered its gross domestic product growth forecast for Italy in 2013, to negative 1.9 per cent, compared with a prediction of negative 1.4 per cent in March.

    Italy's debt rating was also hit with a negative outlook, meaning the agency does not exclude a further downgrade in the near-term.

    "The outlook on the long-term rating on Italy is negative, indicating that we believe there is at least a one-in-three chance that the rating could be lowered again in 2013 or 2014," it said.

    Last week, the International Monetary Fund (IMF) also cut its growth forecast for Italy, saying the prospects for the eurozone's third largest economy remained weak and unemployment was "unacceptably high".

    The IMF said it expected the Italian economy to contract by 1.8 per cent this year, from an earlier forecast for a 1.5-per-cent shrinkage.

    For next year, however, it predicted in its annual report that the economy would grow by 0.7 per cent but warned of possible stumbling blocks such as policy slippage and tighter credit.

    The IMF said Italy's government should speed up reforms and implement long-delayed privatisations.

    "Accelerating the momentum for reform will be essential to jumpstart growth and create jobs," it said, warning market sentiment remained "fragile".
    http://www.channelnewsasia.com/news/business/international/s-p-downgrades-italy-on/739636.html
    9/7/13

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  4. S&P taglia il rating all’Italia. Il Tesoro: decisione vecchia ...L'agenzia di rating ci punisce anche per le decisioni su prima casa e Iva...

    BRUXELLES - Da BBB+ a BBB, con outlook negativo: l'Italia è a un passo dal livello spazzatura, dopo che Standard & Poor's ieri ha tagliato il rating sui titoli sovrani di lungo periodo a causa del «peggioramento delle prospettive economiche» e dei rischi per i conti pubblici dovuti agli «approcci divergenti» dentro la maggioranza che sostiene il governo Letta. L'outlook negativo significa che, per l'agenzia di rating americana, ci sono «almeno una chance su tre che il rating possa essere abbassato di nuovo nel 2013 o 2014», in particolare se il governo non riuscirà a «implementare politiche» che evitino un deterioramento ulteriore della situazione di bilancio e «risolvano alcune delle rigidità nei mercati del lavoro, dei servizi e dei prodotti» che hanno bloccato la crescita. Ma, secondo il Tesoro, la decisione di S&P è «non condivisibile», «retrospettiva e non di prospettiva». L'agenzia di rating «non tiene sufficientemente conto delle azioni che il governo ha intrapreso» per migliorare la crescita e la competitività, hanno spiegato fonti del Tesoro.

    La lista dei rilievi di S&P è lunga: dal deterioramento della competitività ai tassi di interesse sul credito più alti che nel resto della zona euro, dal costo del lavoro all'aumento dei prestiti in sofferenza. Tuttavia sono soprattutto i conti pubblici a preoccupare. Il debito a quasi il 130% del Pil è allarmante. Sugli obiettivi di deficit del 2013 ci sono «già rischi», a causa della sospensione dell'Imu e del potenziale rinvio dell'aumento dell'Iva, ha spiegato l'agenzia di rating. Dal Pdl non sono mancate dure reazioni: il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari, ha denunciato un «accerchiamento di ambienti dell'alta finanza e dei poteri forti contro l'attuale governo». Secondo il responsabile economico del PD, Matteo Colaninno, pur essendo una decisione «ingenerosa», «impone alla maggioranza che sostiene il governo di mettere il massimo dell'impegno nel garantire all'Italia una prospettiva di crescita e di riforme, pur nell'equilibrio dei conti pubblici».

    BRUXELLES ALLARMATA.....http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=302457&sez=ECONOMIA
    10/7/13

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  5. S&P: Υποβάθμισε τις ιταλικές τράπεζες...

    Η S&P υποβάθμισε τις ιταλικές τράπεζες την Παρασκευή, μετά την υποβάθμιση της πιστοληπτικής αξιολόγησης των ομολόγων της χώρας.

    Οι Unicredit και Intesa Sanpaolo ανακοίνωσαν ότι η S&P της υποβάθμισε σε "BBB" από "BBB+", Όπως μεταδίδει το Reuters.

    Παράλληλα, η S&P σε ξεχωριστή ανακοίνωση ανέφερε ότι υποβάθμισε σε "BBB" την Mediabana και έβαλε σε credit watch negative άλλες 23 ιταλικές τράπεζες.
    http://www.enet.gr/?i=news-room.el&id=374360
    12/5/13

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  6. S&P: Υποβάθμισε 17 ιταλικές τράπεζες ...

    Στην υποβάθμιση της πιστοληπτικής ικανότητας δεκαεπτά ιταλικών τραπεζών προχώρησε πριν λίγο ο Οίκος Αξιολόγησης Standard & Poor's. Οι μόνοι μεγάλοι τραπεζικοί οργανισμοί που «σώζονται» από την υποβάθμιση είναι οι Intesa San Paolo και Unicredit.

    Παράλληλα, σε ανακοινωθέν του ο οίκος αξιολόγησης αναφέρει ότι «στο τέλος του 2013 το ΑΕΠ της Ιταλίας θα έχει συρρικνωθεί κατά 9% μέσα σε έξι χρόνια », ότι « στο ίδιο χρονικό διάστημα οι επενδύσεις μειώθηκαν κατά 25%, ενώ το κατά κεφαλήν εισόδημα βρίσκεται σε επίπεδο χαμηλότερο του 2007».

    Ο Standard & Poor's, τέλος επισημαίνει ότι «δεν αναμένει να υπάρξει σημαντική αντιστροφή της κατάστασης μέσα στο 2014».

    Υπενθυμίζεται ότι πρόσφατα, ο ίδιος οίκος αξιολόγησης υποβάθμισε την πιστοληπτική ικανότητα της Ιταλίας στην βαθμίδα ΒΒΒ.
    http://www.enet.gr/?i=news-room.el&id=376547
    24/7/13

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  7. L’Italia contro le agenzie di rating : “Non valutato il patrimonio artistico”

    Il Financial Times: la Corte dei conti citerà le maggiori agenzie di rating, S&P, Moody’s e Fitch per il downgrade del 2011 e chiederà danni per 234 miliardi.
    Ma il procuratore smentisce: l’inchiesta c’è, ma nessuna citazione in giudizio.

    La Corte dei conti avrebbe le tre maggiori agenzie di rating internazionali, S&P, Moody’s e Fitch per il downgrade dell’Italia del 2011 e chiede danni per 234 miliardi di euro. È quanto riportava, ieri sera l’edizione online del Financial Times, ripresa da alcuni giornali italiani.

    Secondo quanto scrive il quotidiano britannico nell’atto di citazione che Standard & Poor ha detto di aver ricevuto i magistrati contabili avrebbero sottolineato l’errore fatto dalle agenzie nel non tenere conto dell’«alto valore del patrimonio storico, culturale e artistico del nostro paese che universalmente riconosciuto rappresenta la base della sua forza economica»...........http://www.lastampa.it/2014/02/05/italia/cronache/litalia-contro-le-agenzie-di-rating-non-valutato-il-patrimonio-artistico-7J8m4HLfoJjKC9Bk5mZ00H/pagina.html
    5/2/14

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  8. La Corte dei Conti accusa Standard & Poor's. Non ha considerato il patrimonio artistico .....

    (Teleborsa) - Standard & Poor's sotto accusa. La Corte dei Conti si scaglia contro la decisione dell'agenzia di rating americana del 2011 di declassare il giudizio sull'Italia, a causa della mancata valutazione degli analisti della ricchezza immateriale della nostra Penisola, in particolare del patrimonio artistico fatto di opere d'arte, beni architettonici, letteratura e film. Secondo la Corte dei Conti, infatti, questa ricchezza va considerata quando si valuta l'affidabilità creditizia di un Paese. Come lasciare fuori capolavori come la Cappella Sistina, la Divina Commedia e La dolce vita? Eppure l'agenzia statunitense ha definito la mossa di S&P di citarla in giudizio per una cifra gigantesca da 234 miliardi di euro, “non seria e senza merito”. Coinvolte anche le altre due sorelle americane Fitch e Moody's, con il portavoce di quest'ultima che ha definito la richiesta italiana “priva di merito”....................http://economia.ilmessaggero.it/economia_e_finanza/corte_dei_conti_standard_poor39s_patrimonio_artistico/500157.shtml
    5/1/14

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    1. L’Italie réclame des centaines de milliards aux agences de notation...

      La Cour des comptes italienne a ouvert une enquête contre Standard and Poor’s , Moody’s et Fitch. Elle juge que leurs dégradations successives de la note de la dette souveraine du pays sont injustifiées. La demande de dédommagement pourrait aller de 117 à 234 milliards d’euros.

      Un demande de dédommagement qui irait de 117 milliards d’euros à 234 milliards d’euros

      Dans le détail, la Cour des comptes juge que les déclassements effectués par Standard & Poor’s, Moody’s et Fitch Investor Service sont injustifiés. Celle-ci estime que ces décisions ­– intervenues aux pires moments de la crise de la dette de la zone euro ­– ont coûté à l’Etat italien plus de 117 milliards d’euros, a dit à Reuters Raffaele De Dominicis, procureur de la région du Latium. Toutefois, la procédure « est encore en phase d’instruction et pourrait donc être classée une fois que les agences auront fourni leurs motivations », précise l’institution.

      Selon le Financial Times , un des griefs du parquet serait que les agences de notation concernées n’auraient pas pris en compte dans leurs évaluations le riche héritage de l’Italie en matière d’ « histoire, d’art et de paysages (...) qui est à la base de sa solidité économique ». Les agences n’auraient donc pas su « apprécier la dolce vita », résume ironiquement le journal britannique.

      Pour Standard and Poor’s, la demande de dédommagement du procureur pourrait atteindre la somme de « 234 milliards d’euros ». « Si une telle plainte devait être déposée à l’avenir, (SP) considère qu’elle serait frivole et sans valeur », conclut l’agence dans une brève réaction à l’AFP. De leur côté, S&P et Moody’s ont jugé ces accusations « sans fondement ».
      Des dégradations qui se sont succédé

      Les dégradations de la dette souveraine italienne se sont succédé depuis le début de la crise de la zone euro. Dès le mois de mai 2011, Standard and Poor’s avait menacé de placer celle-ci en « surveillance négative » , avant de déclasser d’un cran la notation de l’Italie en septembre 2011 . Fitch et Moody’s avaient ensuite fait de même en octobre 2011............................http://www.lesechos.fr/entreprises-secteurs/finance-marches/actu/0203294726142-l-italie-reclame-des-centaines-de-milliards-aux-agences-de-notation-648146.php?xtor=RSS-2059
      5/2/14

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