Thursday, July 11, 2013

La caduta del Muro di Berlino ha allungato la vita dei tedeschi dell’Est

Una ricerca dell’Istituto Max Planck: «Se non ci fosse stata la riunificazione, nei Länder della ex Ddr le donne morirebbero oggi in media quattro anni prima e gli uomini 5,7 anni prima».
alessandro alviani
berlino
La caduta del Muro di Berlino ha allungato la vita dei tedeschi orientali. La riunificazione della Germania non ha infatti portato agli “Ossi” solo la libertà di viaggio e di opinione, bensì ha regalato loro anche qualche anno di vita in più. Lo rivela una ricerca dell’Istituto Max Planck per la ricerca demografica, secondo la quale, se non ci fosse stata la riunificazione, nei Länder che formavano un tempo la Ddr le donne morirebbero oggi in media quattro anni prima e gli uomini 5,7 anni prima. 


Il ricercatore Tobias Vogt ha provato per la prima volta a calcolare quale sarebbe stata oggi l’aspettativa di vita se la Germania dell’Est fosse continuata ad esistere come negli anni Settanta e Ottanta. Il risultato: anche in questo caso l’aspettativa di vita dei tedeschi orientali sarebbe salita, ma meno di quanto avvenuto effettivamente dopo la riunificazione: tra il 1990 e il 2009 le donne avrebbero vissuto 2,2 anni in più e gli uomini quasi dieci mesi in più. L’età realmente raggiunta in media, invece, è oggi superiore di 6,3 anni per le donne e di 7,4 anni per gli uomini rispetto al 1990. 

Quali sono le ragioni del fenomeno? Un miglior trattamento delle malattie cardiocircolatorie e condizioni socio-economiche più favorevoli. Ad approfittare dell’aumento dell’aspettativa di vita sono soprattutto gli ultrasessantenni. Non a caso. Fino alla metà degli anni Settanta l’aspettativa di vita è aumentata di pari passo nella Germania dell’Ovest e in quella dell’Est. Poi, però, qualcosa cambia: all’Est sale lentamente, mentre all’Ovest cresce in modo notevole, grazie a un miglior trattamento delle malattie cardiocircolatorie, che va a vantaggio soprattutto delle persone più anziane. Inoltre i pensionati tedeschi-orientali ricevevano pensioni più basse di quelli occidentali e, in generale, nella Germania orientale le condizioni mediche erano peggiori, al punto che si calcola che nel 1990 l’assistenza sanitaria all’Est fosse indietro di 15-20 anni rispetto all’Ovest.  

La situazione si trasforma dopo il 1990, al punto che nel giro di sei anni la mortalità degli ultrasessantacinquenni è scesa all’Est allo stesso livello di quella dell’Ovest. Inoltre i più anziani hanno tratto profitto da un maggior potere d’acquisto e da pensioni più alte. Al contrario subito dopo il 1990 i lavoratori sono stati colpiti dall’aumento della disoccupazione - un possibile motivo, scrive il Max-Planck-Institut, per cui, specie tra i più giovani di sesso maschile, fino agli anni Novanta avanzati i tassi di mortalità si sono sviluppati in modo peggiore di quanto sarebbe avvenuto senza la riunificazione. Nel 2009, invece, anche per loro la situazione risultava migliore. 
http://www.lastampa.it
11/7/13

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