Les parlementaires du Peuple de la liberté (PDL), le parti de Silvio Berlusconi, ont remis à leurs chefs de groupes leurs démissions, en signe de protestation contre la condamnation définitive du Cavaliere à une peine de prison, ont rapporté les médias.
Silvio Berlusconi était réuni avec les parlementaires de son parti à Rome. Il a reçu une ovation et a affirmé, selon ce qu’ont rapporté des participants: «Nous ne pouvons nous soustraire au devoir d’une vraie réforme de la justice et pour cela nous sommes prêts aux élections».
Renato Schifani (Sénat) et Renato Brunetta (Chambre des députés) ont indiqué leur intention de se rendre au palais du Quirinal auprès du président de la République, Giorgio Napolitano, pour porter ces démissions et demander «un retour à la justice».
Angelino Alfano, ministre de l’Intérieur PDL dans le gouvernement de coalition droite-gauche d’Enrico Letta, a déclaré de son côté lors de la réunion, selon les mêmes sources: «Nous sommes prêts à la démission pour défendre notre idéal».
Silvio Berlusconi a été condamné jeudi par la Cour de cassation à quatre ans de prison dont trois couverts par une amnistie dans le scandale Mediaset. Il ne sera pas incarcéré en raison de son âge (76 ans) mais devra choisir à la mi-octobre entre l’assignation à résidence et les travaux d’intérêt social.
La préfecture de police de Milan a par ailleurs émis un décret qui privera le Cavaliere de son passeport en conséquence de sa condamnation.
http://www.lesoir.be/292691/article/actualite/monde/2013-08-02/parlementaires-du-parti-berlusconi-remettent-leur-demission
2/8/13
Berlusconi: riforma giustizia o si vota. Pdl: chiederemo la grazia...
ReplyDeleteAlfano: «Pronti alle dimissioni». Epifani: «Il Cavaliere viola il patto fatto con gli italiani»
ROMA - «Non possiamo sottrarci al dovere di una vera riforma della giustizia ma teniamoci pronti per le elezioni». Silvio Berlusconi detta la linea nella riunione dei gruppi del Pdl a Montecitorio convocata dopo la sentenza Mediaset che lo condanna a quattro anni per frode fiscale. Il parlamentari del Pdl sono «pronti alle dimissioni» e Schifani e Brunetta si recheranno dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano per chiedere la grazia per il Cavaliere.
Berlusconi accolto da una standing ovation. La riunione è servita a fare il punto alle luce della sentenza Mediaset. L'ex premier, appena giunto a Montecitorio, è stato accolto da un lungo applauso e da cori 'Silvio Silvio'. «La sentenza di ieri si basa sul nulla, sul fatto che non potevo non sapere. Dobbiamo chiedere al più presto le elezioni per vincere. Riflettiamo sulla strada migliore per raggiungere questo obiettivo», ha detto l'ex premier a poche ore dalle parole del presidente del Consiglio Enrico Letta che ha definito un delitto l'ipotetica caduta del governo.
Attacco alle toghe. «La magistratura opera contro la democrazia, contro l'interesse dello Stato, contro i servizi segreti, si guardi alla condanna ingiusta del generale Pollari. La magistratura opera contro le forze dell'ordine, si guardi a cosa hanno fatto a Mori e al generale Ganzer. La magistratura opera contro le imprese, per esempio contro Ligresti, Dolce e Gabbana, l'Ilva». E' il duro j'accuse raccolto dall'agenzia di stampa Dire e pronunciato da Berlusconi che parlando ai gruppi Pdl ha aggiunto: «E' una giustizia che opera contro la giustizia: si guardi a chi commette reati gravi e non viene condannato. Chi ha tentato di uccidermi a Milano non ha fatto un giorno di galera; i giudici che vanno in tv per protagonismo. E' un Paese barbaro e ingiusto questo. Serve ora una vera riforma della giustizisa. Dobbiamo fare la riforma della giustizia per debellare il cancro della magistratura».
Pdl, dimissioni in massa. I parlamentari del Pdl al termine della riunione hanno consegnato ai due capigruppo le loro dimissioni. Schifani e Brunetta si recheranno dal Capo dello Stato portando le dimissioni dei due gruppi e chiedendo il ripristino della giustizia. «Se c'è da difendere i nostri ideali e la storia di tutti noi e la storia del presidente coincide con la nostra, siamo pronti alle dimissioni a partire dai ministri del governo», ha detto il vice premier Angelino Alfano.
Ipotesi grazia. «Ci muoveremo a breve io e Brunetta perchè ti possa essere restituito nel rispetto della Costituzione quello che ti spetta per la tua storia per quello che hai fatto per il Paese per ottenere da Napolitano il ripristino dello stato di democrazia che questa sentenza ha alterato», ha detto Renato Schifani ai gruppi del Pdl. I due capigruppo - viene riferito - hanno intenzione di chiedere a Napolitano di usare i «poteri costituzionali per difendere la dialettica democratica». A spiegare meglio le cose ci pensa Daniela Santanchè: «Noi abbiamo solo un'idea» su come Napolitano potrebbe intervenire sulla condanna a Silvio Berlusconi, «mi fa un po' effetto pronunciare quella parola legata a Silvio Berlusconi». Ma quella parola è «grazia»......http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=311439&sez=PRIMOPIANO&ssez=POLITICA
2/8/13
Berlusconi riunisce il partito, il Pdl: "Chiederemo la grazia"...
ReplyDeletePdl riunito all'indomani della Cassazione. Schifani al Colle: "Ristabilisca subito la democrazia". Alfano: "Pronti a dimetterci dal governo". Berlusconi frena: "Niente soluzioni immediate". Ma all'orizzonte si vedono le elezioni anticipate.
All'indomani della sentenza della Cassazione sul processo Mediaset, Silvio Berlusconi riunisce il Pdl per mettere a punto le prossime mosse. Non è ancora passata l'amarezza per un verdetto dal sapore politico che punta a decapitare il centrodestra e favorire l'ascesa al governo della sinistra....http://www.ilgiornale.it/news/interni/berlusconi-riunisce-pdl-niente-soluzioni-immediate-940677.html
2/8/13
Condamnation de Berlusconi : les parlementaires PDL remettent leur démission...
ReplyDeleteLes parlementaires du Peuple de la liberté (PDL), la formation de Silvio Berlusconi, ont remis leur démission, vendredi 2 août au soir, à leurs chefs de groupes, en signe de protestation contre la condamnation définitive du "Cavaliere" à une peine de prison, ont rapporté les médias.....http://www.lemonde.fr/europe/article/2013/08/02/condamnation-de-berlusconi-les-parlementaires-pdl-remettent-leur-demission_3457023_3214.html#ens_id=1844322&xtor=RSS-3208
2/8/13
ReplyDeleteRegierungskrise in Italien ... Berlusconis Garde will zurücktreten
Italiens Regierung wankt. Die Abgeordneten der Berlusconi-Partei Volk der Freiheit wollen geschlossen zurücktreten. Die Partei ist an der Koalition von Ministerpräsident Enrico Letta beteiligt.
Aus Protest gegen die Verurteilung ihres Parteichefs Silvio Berlusconi wollen die Abgeordneten der rechtsgerichteten Partei Volk der Freiheit (PdL) in Italien zurücktreten. Die PdL-Parlamentarier hätten ihren jeweiligen Fraktionschefs in beiden Parlamentskammern ihre Rücktrittsgesuche übermittelt, berichteten italienische Medien am Freitagabend. Die PdL ist Bestandteil der derzeitigen Regierungskoalition unter Ministerpräsident Enrico Letta, die damit massiv unter Druck geriet.....http://www.n24.de/n24/Nachrichten/Politik/d/3286682/berlusconis-garde-will-zuruecktreten.html
2/8/13
Ultimátum de Berlusconi: una reforma de la Justicia o elecciones anticipadas...
ReplyDeleteTras el ultimátum, los parlamentarios del PdL amenazan con dimitir
Berlusconi tendrá que cumplir arresto domiciliario o servicios sociales
No irá a la cárcel y se ha dispuesto la retirada de su pasaporte
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El ex primer ministro, Silvio Berlusconi, ha pedido a los miembros de su partido, Pueblo de la Libertad (PdL), que fuercen una reforma de la Justicia o unos nuevos comicios.
"Si no se reforma el sistema judicial, estamos preparados para unas nuevas elecciones", ha afirmado en una reunión privada. Se trata de un ultimátum que llega un día después de conocer su primera condena firme e inapelable de manos del Tribunal Supremo por un delito de evasión fiscal.
A pesar de haber sido condenado a cuatro años de prisión, no pasará por la cárcel debido a su edad. Tendrá que cumplir un año de arresto domiciliario o servicios sociales y se ha dispuesto la retirada de su pasaporte.....http://www.elmundo.es/elmundo/2013/08/02/internacional/1375466179.html
2/8/13
Silvio Berlusconi threatens Italy with political turmoil in battle with judges...
ReplyDeletePM Enrico Letta calls on all sides to act responsibly but Berlusconi demands judicial reform after tax fraud verdict.
Silvio Berlusconi, the former Italian prime minister who was convicted of tax fraud on Thursday, has reportedly told his centre-right MPs they must prepare for a fresh election if the current coalition government does not pursue judicial reform
Stinging from the supreme court's landmark decision to hand him the first definitive conviction in 20 years of legal tussles, the leader of the centre-right Freedom People party (PdL) held a meeting with his MPs in Rome at which he received a standing ovation.
"If there is not a reform of the justice system we are ready for elections," he told his followers. The comments will fuel concern that the eurozone's third-largest economy is entering a new period of uncertainty following the verdict.
Earlier in the day, Enrico Letta, the prime minister, called on all political players to act responsibly and keep his ruling coalition afloat "in the interests of the nation".....http://www.theguardian.com/world/2013/aug/02/silvio-berlusconi-conviction-italy-coalition
2/8/13
Prima di tutto viene il Paese ...
ReplyDeleteConfidavamo ieri, commentando la sentenza della Cassazione, che prevalesse il senso di responsabilità. Constatiamo che l'emotività ha preso il sopravvento. Il governo Letta rischia di essere travolto. E il Paese trascinato in un buio baratro istituzionale. Non deve e non può accadere. L'Italia ha un drammatico bisogno di curare i propri mali, di non trasmettere al mondo l'immagine di un veliero alla deriva, ammorbato da una pestilenziale sovrapposizione dei poteri e piegato da una ventennale guerra civile. Proprio nel momento in cui affiorano segnali di ripresa - e famiglie e imprese possono coltivare qualche modesto motivo di fiducia - una crisi avrebbe un costo spropositato e ingiusto.
L'amarezza del Pdl è comprensibile, la polemica anche dura nei confronti della magistratura fa parte della più aspra dialettica politica. Lo stato d'animo di Berlusconi, al quale va riconosciuto di essersi comportato da leale sostenitore delle larghe intese, è umanamente giustificato. Ma le sentenze vanno rispettate. A maggior ragione da parte di un uomo politico di esperienza, con la sua storia, pur contestata, con la sua lunga permanenza al governo. Uno Stato di diritto si regge sulla separazione dei poteri e sul principio costituzionale di uguaglianza, anche e soprattutto di fronte alla legge. La saggezza dovrebbe consigliargli di accettarne le conseguenze, seppur ritenute ingiuste. Di dimettersi da senatore prima della presa d'atto dell'Aula.
Nessuno gli nega la libertà di condurre la propria battaglia politica anche al di fuori del Parlamento e di riproporsi, con la rinascita di Forza Italia, come leader di una coalizione ai suoi elettori, ritrovando il consenso, assai largo, che ha sempre avuto. Subordinare, fin da subito, la tenuta del governo a una riforma della giustizia, indispensabile ma possibile solo lungo il difficile cammino aperto dalle pur fragili larghe intese e dal lavoro già compiuto dai saggi, appare un gesto di stizza politica, una reazione di impulso, più che una mossa meditata e consapevole come ci si aspetterebbe da un ex presidente del Consiglio e da una forza di governo. La pretesa di ottenere una grazia, la cui concessione spetta esclusivamente al capo dello Stato ed è rigidamente regolata per legge, assomiglia a un moto irrituale e scomposto, a una pressione indebita, inutile nella sostanza, pericolosa nella forma, che darebbe al mondo la spiacevole impressione che atti meditati - e per loro natura decisi a mente fredda e lontano dagli eventi (altrimenti suonerebbero come una delegittimazione della magistratura) - siano possibili con uno sfondamento quirinalizio di porte.
Il senso di responsabilità di accettare una sentenza.....etc....http://www.corriere.it/editoriali/13_agosto_03/prima-di-tutto-paese-de-bortoli_8556ccf8-fbfb-11e2-a7f2-259c2a3938e8.shtml
3/8/13
Berlusconi, Bondi: si trovi la soluzione o in Italia scoppierà una guerra civile...
ReplyDeleteROMA - «O la politica è capace di trovare delle soluzioni capaci di ripristinare un normale equilibrio fra i poteri dello Stato - ha detto oggi Sandro Bondi del Pdl parlando della vicenda Berlusconi - e nello stesso tempo rendere possibile l'agibilità politica del leader del maggior partito italiano, oppure l'Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti».
Cicchitto: serve un atto di pacificazione di Napolitano. «Invocare in questo contesto un intervento pacificatore del presidente della Repubblica, nell'ambito dei suoi poteri istituzionali, non è una indebita pressione, come dice Epifani, ma proprio il tentativo di far diminuire la pressione politica che si è molto elevata»: lo ha detto Fabrizio Cicchitto (Pdl) che, pur ribadendo il suo giudizio positivo sul governo, sottolinea come l'uso politico della giustizia stia indebolendo le posizioni dei moderati Pd e Pdl.
Bonaccorsi (Pd): dal Pdl provocazioni inaccettabili, il Pd si faccia trovare pronto. «Quelle che arrivano dal Pdl sono provocazioni inaccettabili che hanno a che fare più col mondo della farsa che con la politica - Lorenza Bonaccorsi, deputata del Pd vicina alle posizioni di Matteo Renzi - Le pressioni e le parole di alcuni esponenti del centrodestra nei confronti del presidente della Repubblica sono intollerabili. Per questo il Pd deve farsi trovare pronto a qualsiasi evenienza, cominciando col convocare con urgenza una riunione, quanto mai necessaria in un momento così complicato, e velocizzando il percorso del Congresso, così da assicurare al partito una leadership forte e decisa dagli elettori. Anche se spero per il Paese che alla fine nel centrodestra prevalga il buonsenso».
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=311558&sez=PRIMOPIANO&ssez=POLITICA
3/8/13
Μπόντι: Θα έχουμε «εμφύλιο πόλεμο» στην Ιταλία αν δεν απονεμηθεί χάρη στον Μπερλουσκόνι...
Delete«Ανεύθυνη» χαρακτήρισαν πηγές της ιταλικής προεδρίας, τη δήλωση με την οποία ο κεντροδεξιός πρώην υπουργός πολιτισμού Σάντρο Μπόντι, τόνισε σήμερα το πρωί, ότι αν δεν απονεμηθεί χάρη στον Σίλβιο Μπερλουσκόνι «η Ιταλία κινδυνεύει να βρεθεί αντιμέτωπη με μια μορφή εμφυλίου πολέμου η έκβαση του οποίου είναι για όλους άγνωστη»
«Δεν πρόκειται να μου κλείσει το στόμα κανείς, ούτε και τυχόν επίσημο ανακοινωθέν της προεδρίας της Δημοκρατίας» απάντησε αργά το απόγευμα ο Μπόντι.
Παράλληλα, κάποια άλλα στελέχη της κεντροδεξιάς, όπως ο εκπρόσωπος των γερουσιαστών του «Λαού της Ελευθερίας» Ρενάτο Σκιφάνι, επιχειρούν να ρίξουν τους τόνους της οξείας αυτής σύγκρουσης.
«Η μεγάλη αγανάκτηση της συντηρητικής παράταξης για την καταδίκη του Σίλβιο Μπερλουσκόνι δεν πρόκειται να οδηγήσει σε πράξεις θυμού ή σε συμπεριφορές που δεν συνάδουν με την μετριοπαθή παράδοση», σχολίασε ο Σκιφάνι.
Ο κεντροαριστερός υφυπουργός οικονομικών, Στέφανο Φασίνα, από την μεριά του, αναφέρθηκε στο όλο θέμα χωρίς διπλωματικές περιστροφές:
«Ή ο Λαός της Ελευθερίας επιστρέφει εντός των καθιερωμένων ορίων της Δημοκρατίας, ή οι υπουργοί του, οι οποίοι απείλησαν ότι θα παραιτηθούν, ας δείξουν συνοχή. Ας επιλέξουν την οδό της παραίτησης κι ας πέσει η κυβέρνηση», δήλωσε ο Φασίνα, «ρίχνοντας το γάντι» στο κόμμα του Μπερλουσκόνι.
Η κεντροδεξιά παράταξη ετοιμάζει πυρετωδώς την αυριανή διαδήλωση συμπαράστασης στον Σίλβιο Μπερλουσκόνι, στις έξι το απόγευμα (ώρα Ιταλίας) στην Ρώμη. Αρχικά, είχε προγραμματισθεί να πραγματοποιηθεί στην κεντρική πλατεία Σάντι Απόστολι. Τελικώς, όμως, οι συντονιστές του «Λαού της Ελευθερίας» επέλεξαν την οδό που οδηγεί στην κατοικία του μεγιστάνα πρώην πρωθυπουργού.
http://www.ethnos.gr/article.asp?catid=22769&subid=2&pubid=63867900
3/8/13
Berlusconi : «le gouvernement doit aller de l’avant» ...
ReplyDeleteLe chef de la droite italienne Silvio Berlusconi a assuré dimanche que le gouvernement «doit aller de l’avant» alors que sa condamnation jeudi par la Cassation a provoqué une grande tension sur la scène politique.
Par AFP
«Nous l’avons dit de manière claire et directe que le gouvernement doit aller de l’avant», a dit Silvio Berlsconi dimanche, devant plus d’un millier de ses sympathisants réunis devant sa résidence romaine pour lui manifester leur soutien après la condamnation. «Le gouvernement doit continuer à prendre des mesures économiques et nous avons dit de manière claire et directe que le parlement doit aller de l’avant pour voter ces mesures économiques», a poursuivi Silvio Berlusconi, debout sur une estrade face à ses partisans.
La manifestation a été organisée par le Peuple de la liberté (PDL) le parti du Cavaliere, sous le mot d’ordre «Dimanche dans la rue pour la démocratie et la liberté».
«Ce sera l’occasion de nous serrer autour de notre dirigeant et de confirmer avec lui la grande force et la grande détermination d’un peuple qui ne sait pas haïr et qui croit réellement à la liberté et à la démocratie», ajoute le parti sur son site internet. Le Cavaliere a d’ailleurs été visiblement ému et sensible à la présence de ce millier de partisans. «Votre proximité et votre chaleur me réconforte après toutes les peines et douleurs de ces derniers jours», a-t-il dit aux manifestants au début de son discours.
Malgré ses tons conciliants envers le gouvernement et la majorité gauche-droite qui le soutient, le Cavaliere n’a pas ménagé ses critiques à la magistrature qui l’a condamné à un an de prison pour fraude fiscale. «Je suis là, je reste là et je n’abandonne pas et nous continuerons tous ensemble cette bataille pour la démocratie et la liberté pour que les citoyens n’aient pas peur de se retrouver en prison sans avoir commis aucune faute», a-t-il conclu son allocution d’une quinzaine de minutes.
http://www.liberation.fr/monde/2013/08/04/berlusconi-le-gouvernement-doit-aller-de-l-avant_922750?xtor=rss-450
4/8/13
Il giudice Esposito spiega la sentenza: «Berlusconi condannato perché sapeva, non perché non poteva non sapere»...
ReplyDeleteSilvio Berlusconi non è stato condannato «perché non poteva non sapere», ma «perché sapeva»: era stato informato del reato.
Così il giudice Antonio Esposito, presidente della sezione feriale della Cassazione, spiega la sentenza di condanna per il Cavaliere in una intervista esclusiva al Mattino. «Nessuna fretta nel processo. Abbiamo solo attuato un doveroso principio della Cassazione, quello di salvare i processi che rischiano di finire in prescrizione».
E quello Mediaset sarebbe andato prescritto il primo agosto scorso. «Abbiamo deciso con grande serenità» aggiunge il magistrato. Sulle polemiche che negli ultimi giorni lo hanno colpito dal fronte berlusconiano, il presidente preferisce non replicare: «La mia tutela avverrà nelle sedi competenti». Aggiunge: «Ero per la diretta tv, ma avremmo turbato il processo».....http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=312471&sez=PRIMOPIANO&ssez=POLITICA
6/8/13
Αποπομπή Μπερλουσκόνι από τη Γερουσία προβλέπει ο πρόεδρός της, Ντάριο Στέφανο...Κίνδυνος να χάσει και το δικαίωμα του εκλέγεσθαι...
ReplyDeleteΟ Ντάριο Στεφάνο, ο πρόεδρος της επιτροπής της Γερουσίας της Ιταλίας η οποία είναι η αρμόδια να κρίνει για την αποπομπή μελών του σώματος αυτού της βουλής, προέβλεψε ότι τον Οκτώβριο ο ηγέτης της ιταλικής δεξιάς Σίλβιο Μπερλουσκόνι θα απολέσει το αξίωμά του.
«Η ολομέλεια της γερουσίας θα εκφραστεί σχετικά με την αποπομπή του Σίλβιο Μπερλουσκόνι τον Οκτώβριο, δεν πρόκειται να φτάσουμε μέχρι τον Νοέμβριο», βεβαίωσε ο Στεφάνο, μέλος του κόμματος Αριστερά, Οικολογία, Ελευθερία (SEL), σε συνέντευξή του στο ιδιωτικό ενημερωτικό ραδιόφωνο Radio Capital.
Παράλληλα, ερωτηθείς σχετικά, ο Στεφάνο πρόσθεσε ότι «όπως και να έχει, ακόμη και αν προκηρυχθούν πρόωρες βουλευτικές εκλογές το φθινόπωρο, ο Μπερλουσκόνι δεν θα πρέπει να έχει το δικαίωμα να θέσει υποψηφιότητα, διότι ο νόμος Σεβερίνο που εγκρίθηκε από την κυβέρνηση [του Μάριο] Μόντι στερεί το δικαίωμα του εκλέγεσθαι σε οποιονδήποτε έχει καταδικασθεί σε πάνω από δυο χρόνια φυλάκιση για αδικήματα που σχετίζονται με υποθέσεις διαφθοράς».
Μέρος της κεντροδεξιάς υποστηρίζει ότι ο νόμος αυτός δεν πρέπει να εφαρμοσθεί στην περίπτωση του μεγιστάνα του Τύπου και πρώην πρωθυπουργού, από την στιγμή που το αδίκημα φορολογικής απάτης για το οποίο έχει καταδικασθεί, διαπράχθηκε οκτώ χρόνια πριν από την ορκωμοσία της κυβέρνησης τεχνοκρατών υπό τον Μόντι.
Οι περισσότεροι νομικοί πάντως επιμένουν ότι αυτό που μετράει δεν είναι το πότε διαπράχθηκε το αδίκημα, αλλά η ημερομηνία της οριστικής καταδίκης από το ανώτατο ακυρωτικό δικαστήριο της Ιταλίας.
http://www.protothema.gr/world/article/301949/apopobi-berlouskoni-apo-ti-gerousia-provlepei-o-proedros-tis-dario-stefano/
12/8/13